fresu
NEL PENSIER MI FINGO
Installazione di Ignazio Frsu
Reca il titolo “Nel pensier mi fingo” l’installazione proposta a Vernice Art Fair dallo scultore cagliaritano Ignazio Fresu che da anni collabora con la manifestazione forlivese dandole lustro.

L’opera trae spunto da L’Infinito, una delle più belle poesie di Giacomo Leopardi. Il poeta si finge nel suo Infinito, la capacità creativa prende spunto dal limite e dalla separazione: la siepe esclude lo sguardo dell’ultimo orizzonte. La barriera, l’ostacolo è spunto creativo, sedendo e mirando, si finge nel pensiero spazi interminati, sovrumani silenzi, profondissima quiete.  La visione è interiore. L’anima ha come il bisogno di “fingersi”, figurarsi l’infinito. “Fingersi” è immaginare e dove ciò avviene è “nel pensier”. Il poeta individua dentro di sé un luogo franco dove è possibile fingersi senza che la finzione lo scolli dalla realtà che ha davanti. Questo è anche il luogo in cui è possibile “fingersi” le cose importanti della vita: l’amore, l’infinito, ciò che non vediamo ma che sappiamo esistere perché di esso ne abbiamo l’intuizione. L' immaginazione è la via d'accesso che consente di esplorare la dimensione non governata dalla ragione. L'uomo, oggi più che mai, preso dalle cose del mondo, di rado esercita questa sua facoltà, ponendo tra sé e le cose  il limite dell’interesse pratico, della funzione, dell'utilità. Non si chiede come siano le cose in se stesse, le pensa ma non le guarda al di là di ciò che si vede. E’ invece la contemplazione pura, disinteressata, ingenua, che può rivelare il legame che stringe il reale in un tutto trascendendo la realtà, andando oltre le componenti visibili ed il piacere che la funzione può suscitare per raggiungere il suo darsi come essenza colta in modo creativo. È solo dopo aver superato il primo rapporto percettivo, separando le cose dal loro contenuto mondano e sensibile, astraendone i contenuti dalla loro dimensione materiale servendoci dell'immaginazione, che accederemo pienamente al processo creativo. E queste scatole di pietra che contengono il mare sono un invito alla creatività, a riappropriarci della nostra immaginazione, a vivere i nostri sogni.

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