incanto
DALL’OLIO - MONTUSCHI  - SANSAVINI
A cura di Francesca Caldari
Incanto, come senso di stupore, come evasione dalla realtà, come capacità di affascinare. Una sola parola che racchiude nella sua semplicità ed “ermeticità” la poetica e la vocazione di tre grandi maestri.

Artisti internazionali, curiosi, colti, dai mille interessi, talvolta dediti al sociale, accomunati non solo dalle scelte tonali vivaci, dai richiami Pop, ma soprattutto dalla poetica legata alla dimensione del sogno, della fantasia.

Le loro opere ci seducono con metafisiche atmosfere e scenari mutuati spesso dal mondo del Mito.

Il  tema più ricorrente nelle loro creazioni è quello del sogno, una dimensione in cui tutto è possibile e le leggi della logica e della realtà vengonosovvertite. Attraverso stili impeccabili, cifre stilistiche diverse e ben connotate e un uso magistrale della tecnica pittorica,ci invitano a immergerci in un mondo onirico, in cui oggetti a volte comuni e banali possono trasformarsi in qualcosa di straordinario e imprevedibile, citazioni del passato e richiami al futuro dialogono in un’unica dimensione altra dal reale.

Il creare opere d’arte che si basano sul sogno, permette agli artisti di esplorare ed esprimere la dimensione onirica e inconscia dell’essere umano. Questo conduce a una maggiore comprensione dei meccanismi della psiche e della mente umana, stimolando sullo spettatore una riflessione più profonda e sottile sulla nostra esistenza.

Le tematiche e le tecniche sono diverse così come gli schemi compositivi; ognuno calibra nel proprio universo creativo la sua vena fantasiosa e gli immaginari che gli sono propri per formazione, interessi, stimoli ricevuti, area geografica di appartenenza.
Dall’Olio, (Chiari 1958) pittore-poeta di stampo surrealista, si esprime principalmente tramite la pittura ad olio che impiega per raccontare paesaggi, città antropomorfe, paesi incantati e personaggi volutamente privi di profondità.

Nelle sue opere, caratterizzate dalla staticità dell’impianto scenico, da vivaci cromie, da paesaggi immaginari e immaginifici, la luce domina prepotente, conferendo un valore emozionale e diffondendo la gioia di vivere dell’autore; perché per Dall’Olio il colore è pura emozione da trasmettere. Guardando i suoi paesaggi, le sue notti di sogno, i nostri sensi vengono catturati e ci troviamo a vedere il mondo con gli occhi dell’artista, a ripercorrere i viaggi intrapresi dall’autore, a solcare montagne, navigare mari, contemplare tramonti, vedere albeggi, abbandonando la dimensione presente.
In Montuschi (Faenza 1952) pittore, scultore, ceramista, si scorge un legame evidente con la Pop americana, di Lichtenstein, con quella inglese di Hockney e quello con la ceramica di Faenza, sua città natale, di cui ama il colore per il tipo di impasto e per le tonalità timbriche.

Le sue opere nascono per evadere dal mondo reale; presentano un elemento ludico, un tendere al divertimento, con colori squillanti, talvolta fluorescenti, ospitano citazioni come pompe di benzina, insegne di fast food, coppie patinate arrivate direttamente da Hollywood, auto americane sportive, razzi, astronavi, navicelle spaziali. Montuschi procede per lunghi cicli, compone tanti frame che una volta ricomposti possono consentire di interpretarne la trama come si trattasse di un film. L’artista lavora ad una serie finchè ha qualcosa da raccontare e la considera conclusa solo quando non ha più niente da aggiungere; solo allora può passare ad altro.
In Sansavini (Forlì 1961), emerge la radice ravennate della sua formazione che si fonde con il gusto artistico di matrice spiccatamente Pop. Si tratta di un artista eclettico, dalla fertile creatività, difficilmente catalogabile,si potrebbe definire un “pitto-scultore”, perchè realizza opere mediante l’assemblaggio e l’incastro di elementi lignei esaltando la componente pittorica del suo fare con l’impiego di colori accesi.
Nel suo lavoro,  l’arte sembra aver riacquisito la sua funzione di donare leggerezza al peso del vivere.
Da sempre l’arte è una necessità di anima e spirito e la sua sembra proprio avere come fine quello di condurre lo spettatore per mano attraverso le sue metafisiche atmosfere per farlo sognare, grazie anche ai continui rimandi al mondo della fiaba, sia nei soggetti che nei titoli.
Dall’Olio, Montuschi, Sansavini ci portano in un’altra dimensione, dove poter vedere il mondo con gli occhi dei bambini con la speranza di realizzare i nostri sogni. A loro va il merito di riuscire ogni giorno a trasmettere grande poesia e leggerezza alle proprie creazioni, facendo evadere la nostra mente in una dimensione altra, lontana dalle preoccupazioni e ansietà per un futuro incerto.

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